Gli scout di Spinazzola ospiti a Margherita
La Parrocchia della Beata Maria Vergine ha ospitato il gruppo per tre giorni
lunedì 29 dicembre 2014
12.00
Formare buoni cittadini. Questo è il fine educativo del gruppo scout Spinazzola 1 della Diocesi di Gravina. L'associazione opera dal 2006, anno della sua fondazione, nella zona della Peucezia attraverso attività che coinvolgono sempre un buon numero di ragazzi. Attualmente gli scout spinazzolesi contano 65 iscritti fra giovani ed educatori. Ogni membro è dotato di un fazzolettone, simbolo di appartenenza a un determinato gruppo, di colore rosso e bianco come lo stemma di Spinazzola. Sul petto hanno come distintivo un giglio che rappresenta la promessa scout, «con l'aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio per: compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese; aiutare gli altri in ogni circostanza; osservare la Legge scout». Quest'anno il gruppo Spinazzola 1 è stato ospitato per 3 giorni dalla Parrocchia B.M.V. in Margherita di Savoia. I requisiti indispensabili per partecipare ai campi sono: salute fisica, servizio, formazione del carattere e rispetto della natura, perché, secondo la responsabile, «gli scout sono molto intraprendenti. Giunti alla meta prefissata procedono a piantare le tende, ad allestire la cucina e la mensa, a raccogliere la legna tutto all'insegna del rispetto reciproco e della natura». Ogni anno viene adottato un tema diverso su cui vengono improntate la numerose attività di campo, ad esempio cantare, recitare, giochi di squadra e la preghiera «la prima attività svolta dopo la sveglia». Quest'anno il tema riguarda la vita di Lord Robert Powell, un generale inglese che con un gruppo di giovani, diede vita ai campi scout, chiaramente d'impronta militaristica. Il lavoro di questo gruppo non termina qui. Attivo è l'impegno nel diffondere, in collaborazione col loro Comune d'appartenenza, temi ambientalistici come la raccolta differenziata, nelle scuole, nelle parrocchie, fra la gente, perché «attraverso il creato si riscopre Dio».