Funzioni vicarie del presidente del consiglio, il sindaco replica alle accuse
«Il consigliere Galliotta mistifica la realtà come al solito»
venerdì 9 settembre 2016
"Basterebbe leggere con attenzione i documenti che sono a disposizione di tutti, per capire che la consigliere Galiotta, come sempre, mistifica la realtà pur di attaccarmi e chiedere le dimissioni a sproposito". Il sindaco, Paolo Marrano, replica seccamente alle recenti dichiarazioni dell'esponente della minoranza, in merito alla risposta giunta dal Ministero dell'Interno per dirimere la questione relativa alle funzioni del presidente del Consiglio comunale, dopo le dimissioni da quella carica di Raffaele Rutigliano presentate nella seduta del 20 giugno scorso. I
l regolamento del consiglio comunale prevede, in caso di vacanza, che il presidente facente funzioni sia il consigliere più suffragato o, in subordine, quello più anziano d'età. Questione delicata per la quale, come evidenzia il sindaco, "sono stati quattro consiglieri di maggioranza Angela Cristiano, Michele Damato, Salvatore Giannino e Raffaele Rutigliano, con una nota protocollata il primo luglio scorso, a chiedere al sottoscritto di incaricare il segretario comunale, l'avvocato Giuliana Galantino, a voler istruire una pratica con il suo parere. Nella stessa giornata del primo luglio ho provveduto ad inoltrare la richiesta al segretario comunale che, a sua volta, sempre in quella data mi rispondeva specificando che, sulla questione relativa a chi toccasse convocare il consiglio comunale, aveva formulato un quesito al Ministero dell'Interno. Non è stata certo la Galiotta ad interpellare il Viminale né si era premurata di chiedere al segretario generale un parere sull'argomento".
In attesa della risposta del Ministero dell'Interno, formulata l'8 agosto e trasmessa il 18 del mese scorso dalla Prefettura della Bat al Comune di Margherita di Savoia, il consiglio comunale, è stato comunque convocato in prima seduta il 4 luglio dal presidente facente funzioni Galiotta con, all'ordine del giorno, l'elezione del presidente dell'assemblea. "Quel consiglio comunale è andato deserto perché non c'era il numero legale – spiega il sindaco – ma alla seconda convocazione, sempre della Galiotta, fissata per il 6 luglio, erano presenti tutti i 17 consiglieri. E a maggioranza abbiamo eletto come presidente, la consigliera Carmen Spera. La vicenda si è chiusa lì, senza dover attendere la risposta del Ministero dell'Interno che ha chiarito come le funzioni vicarie tocchino al consigliere anziano. Una questione risolta in pochi giorni sulla quale la Galiotta ha sollevato un polverone inutile, mistificando la realtà e chiedendo le dimissioni del sindaco a sproposito. Prenda atto dell'ennesima cantonata e lasci il consiglio comunale".
l regolamento del consiglio comunale prevede, in caso di vacanza, che il presidente facente funzioni sia il consigliere più suffragato o, in subordine, quello più anziano d'età. Questione delicata per la quale, come evidenzia il sindaco, "sono stati quattro consiglieri di maggioranza Angela Cristiano, Michele Damato, Salvatore Giannino e Raffaele Rutigliano, con una nota protocollata il primo luglio scorso, a chiedere al sottoscritto di incaricare il segretario comunale, l'avvocato Giuliana Galantino, a voler istruire una pratica con il suo parere. Nella stessa giornata del primo luglio ho provveduto ad inoltrare la richiesta al segretario comunale che, a sua volta, sempre in quella data mi rispondeva specificando che, sulla questione relativa a chi toccasse convocare il consiglio comunale, aveva formulato un quesito al Ministero dell'Interno. Non è stata certo la Galiotta ad interpellare il Viminale né si era premurata di chiedere al segretario generale un parere sull'argomento".
In attesa della risposta del Ministero dell'Interno, formulata l'8 agosto e trasmessa il 18 del mese scorso dalla Prefettura della Bat al Comune di Margherita di Savoia, il consiglio comunale, è stato comunque convocato in prima seduta il 4 luglio dal presidente facente funzioni Galiotta con, all'ordine del giorno, l'elezione del presidente dell'assemblea. "Quel consiglio comunale è andato deserto perché non c'era il numero legale – spiega il sindaco – ma alla seconda convocazione, sempre della Galiotta, fissata per il 6 luglio, erano presenti tutti i 17 consiglieri. E a maggioranza abbiamo eletto come presidente, la consigliera Carmen Spera. La vicenda si è chiusa lì, senza dover attendere la risposta del Ministero dell'Interno che ha chiarito come le funzioni vicarie tocchino al consigliere anziano. Una questione risolta in pochi giorni sulla quale la Galiotta ha sollevato un polverone inutile, mistificando la realtà e chiedendo le dimissioni del sindaco a sproposito. Prenda atto dell'ennesima cantonata e lasci il consiglio comunale".