Fontana di piazza Marconi fra rifiuti e acqua stagnante
Incuria di cittadini e amministratori. Danno di immagine
sabato 20 febbraio 2016
17.47
Una fontana spenta e colma di acqua stagnante e rifiuti. Se poi si aggiunge che è uno dei punti centrali di una città turistica, allora la situazione peggiora. Un biglietto da visita che di certo non fa onore a Margherita di Savoia e che non crea una bella immagine della città anche semplicemente davanti agli occhi dei tanti pendolari che prendono il pullman alla fermata distante solo pochi metri. Trovare conferma non è difficile, basta andare in piazza Marconi, di fronte all'ex Comune, per vedere la grande fontana non funzionante e piena di acqua verde e immondizia. Chiaramente, i cittadini segnalano per chiamare l'attenzione degli amministratori e questi ultimi dicono ai cittadini di non sporcare, la cosa certa è che se quest'opera pubblica è piena di figlie di palme, lattine, bottiglie, bombolette, buste di plastica e altri rifiuti, nessuno è esente da colpe. I salinari non rispettano ciò che hanno e chi li governa non controlla.
Quella fontana melmosa, e che non vede l'opera di un manutentore da tempo, è sicuramente un paradosso per una città che ha investito tante risorse per far emergere la propria immagine anche oltre i confini nazionali. La cipolla IGP, il mare e il sale non sono gli unici elementi che un forestiero vede prima di scegliere la mete per le proprie vacanze, ma nota anche che a poca distanza dal Palazzo di Città c'è uno dei punti di riferimento della città abbandonato all'acqua piovana, ai rifiuti e alle bombolette di qualcuno che ha deciso di scrivere le proprie dediche sui bordi in pietra.
Quella fontana melmosa, e che non vede l'opera di un manutentore da tempo, è sicuramente un paradosso per una città che ha investito tante risorse per far emergere la propria immagine anche oltre i confini nazionali. La cipolla IGP, il mare e il sale non sono gli unici elementi che un forestiero vede prima di scegliere la mete per le proprie vacanze, ma nota anche che a poca distanza dal Palazzo di Città c'è uno dei punti di riferimento della città abbandonato all'acqua piovana, ai rifiuti e alle bombolette di qualcuno che ha deciso di scrivere le proprie dediche sui bordi in pietra.