Era finito in un tombino, salvato pullo di Cavaliere d'Italia
Tempestivo intervento della Polizia locale e dell'associazione Fare Natura Pro Natura
domenica 9 maggio 2021
19.29
Si era allontanato dal nido. Una caratteristica dei volatili nidifughi. È finito in un tombino a poca distanza dai bacini di sale che si trovano vicino al campo sportivo comunale. È la storia di un pullo di Cavaliere d'Italia, specie nidificante nella zona umida di Margherita di Savoia. È stato salvato dalla Polizia locale che ha allertato l'associazione Pro Natura Fare Natura. Non è la prima volta che capita, gli agenti hanno già dimostrato grande sensibilità verso il patrimonio naturalistico del territorio. È servito l'intervento del tecnico che ha dovuto aprire la grata del tombino per recuperarlo. Era spaventato. La segnalazione è arrivata da una coppia di ragazzi che ha riferito: «Abbiamo visto i pulli attraversare la strada per raggiungere i bacini di fronte. Abbiamo bloccato il traffico per impedire che venissero investiti. Uno di loro, purtroppo, è finito nella fessura della grata di un tombino». A noi piace pensare che la curiosità, tipica dei più piccoli, lo abbia spinto oltre.
«Quando sono arrivato sul posto c'erano i genitori del pullo che cercavano aiuto con il loro richiamo. Poi, forse per la presenza dell'uomo, si sono allontanati», ha affermato il presidente dell'associazione Salvatore Giannino. Ed è proprio la sua mano esperta che l'ha tratto in salvo e gli ha prestato le prime cure. Un pranzo a base di vermetti e alghe per rimettersi in sesto. Il Cavaliere d'Italia è presente nel nostro Paese con circa 2mila esemplari. Si nota facilmente fra i suoi simili perché diventa alto fino a 37 centimetri. Ha le zampe rosse e lunghe come lo sono il collo e il becco. Il piumaggio è bianco con alcune parti nere. Il nome stesso "Cavaliere" indica una portamento elegante.
In genere le uova deposte nelle aree umide di Margherita di Savoia si schiudono verso fine maggio. La nascita del nostro pullo è avvenuta prima del tempo. A volte capita che le mamme depositino qualche settimana prima le uova. «Il volatile sta bene - ha sottolineato Giannino -. L'ho portato vicino al luogo in cui è stato trovato per verificare se il suo richiamo riesca ad attirare i genitori. Mangia da solo, ma è troppo piccolo e indifeso per essere lasciato da solo in natura. Sarebbe una preda facile. Se il richiamo non dovesse funzionare - ha concluso -, lo porterò al centro di recupero dove provvederanno alla cure necessarie».
«Quando sono arrivato sul posto c'erano i genitori del pullo che cercavano aiuto con il loro richiamo. Poi, forse per la presenza dell'uomo, si sono allontanati», ha affermato il presidente dell'associazione Salvatore Giannino. Ed è proprio la sua mano esperta che l'ha tratto in salvo e gli ha prestato le prime cure. Un pranzo a base di vermetti e alghe per rimettersi in sesto. Il Cavaliere d'Italia è presente nel nostro Paese con circa 2mila esemplari. Si nota facilmente fra i suoi simili perché diventa alto fino a 37 centimetri. Ha le zampe rosse e lunghe come lo sono il collo e il becco. Il piumaggio è bianco con alcune parti nere. Il nome stesso "Cavaliere" indica una portamento elegante.
In genere le uova deposte nelle aree umide di Margherita di Savoia si schiudono verso fine maggio. La nascita del nostro pullo è avvenuta prima del tempo. A volte capita che le mamme depositino qualche settimana prima le uova. «Il volatile sta bene - ha sottolineato Giannino -. L'ho portato vicino al luogo in cui è stato trovato per verificare se il suo richiamo riesca ad attirare i genitori. Mangia da solo, ma è troppo piccolo e indifeso per essere lasciato da solo in natura. Sarebbe una preda facile. Se il richiamo non dovesse funzionare - ha concluso -, lo porterò al centro di recupero dove provvederanno alla cure necessarie».