Elezioni provinciali, sarà sfida tra Cannito e Angarano?
Il 31 ottobre saranno chiamati al voto sindaci e consiglieri comunali della Bat
lunedì 3 settembre 2018
11.46
Mercoledì 31 ottobre si svolgeranno le elezioni di secondo livello per il rinnovo del consiglio provinciale della Bat. Per questa consultazione sono chiamati al voto solamente i sindaci e i componenti dei consigli comunali delle dieci città del territorio (Andria, Barletta, Trani, Bisceglie, Canosa, Trinitapoli, San Ferdinando, Margherita di Savoia, Minervino Murge, Spinazzola), secondo quanto previsto dalla contestatissima legge Del Rio.
La discussa composizione del consiglio eletto nell'ottobre 2016 (presidente il sindaco di Andria Nicola Giorgino, membri dell'assemblea gli altri nove primi cittadini), frutto di un compromesso che si è rivelato improduttivo ha causato, col trascorrere del tempo, un indebolimento del consiglio provinciale, non foss'altro che rispetto a due anni fa sono rimasti in carica, oltre a Giorgino, i soli Amedeo Bottaro di Trani, Francesco Di Feo di Trinitapoli, Michele Patruno di Spinazzola e Lalla Mancini di Minervino. Decaduto Francesco Spina a Bisceglie, usciti di scena Pasquale Cascella a Barletta ed Ernesto La Salvia a Canosa, sconfitti alle amministrative Michele Lamacchia (San Ferdinando) e Pantaleo Marrano (Margherita di Savoia), a prescindere dalla scadenza naturale è evidente la necessità di una nuove elezioni.
I seggi saranno aperti dalle 8:00 alle 20:00 presso la sede della provincia di piazza San Pio X, in Andria. Il valore del voto del singolo elettore è determinato da un coefficiente in base all'indice demografico della fascia in cui il comune di cui è sindaco o consigliere comunale rientra: in soldoni, le preferenze espresse da biscegliesi, tranesi, andriesi e barlettani hanno un peso superiore a quello dei loro colleghi di altri comuni. La normativa prevede che l'assise sia formata da un presidente e dodici consiglieri. Sarà piuttosto interessante analizzare i comportamenti dei vari gruppi politici.
Intanto, secondo qualche primissima indiscrezione, tenuto conto che si andrebbe per una naturale esclusione sia per Giorgino che per Bottaro, essendo entrambi verso la fine del mandato sindacale, spunta l'ipotesi che a giocarsi la partita potrebbero essere il Sindaco di Barletta Cosimo Cannito e quello di Bisceglie Angelantonio Angarano. Outsider potrebbe essere il pentastellato sindaco di Canosa di Puglia Roberto Morra, che potrebbe sparigliare le carte pescando tra consiglieri indecisi e delusi, oltre naturalmente dai consiglieri del M5S.
La discussa composizione del consiglio eletto nell'ottobre 2016 (presidente il sindaco di Andria Nicola Giorgino, membri dell'assemblea gli altri nove primi cittadini), frutto di un compromesso che si è rivelato improduttivo ha causato, col trascorrere del tempo, un indebolimento del consiglio provinciale, non foss'altro che rispetto a due anni fa sono rimasti in carica, oltre a Giorgino, i soli Amedeo Bottaro di Trani, Francesco Di Feo di Trinitapoli, Michele Patruno di Spinazzola e Lalla Mancini di Minervino. Decaduto Francesco Spina a Bisceglie, usciti di scena Pasquale Cascella a Barletta ed Ernesto La Salvia a Canosa, sconfitti alle amministrative Michele Lamacchia (San Ferdinando) e Pantaleo Marrano (Margherita di Savoia), a prescindere dalla scadenza naturale è evidente la necessità di una nuove elezioni.
I seggi saranno aperti dalle 8:00 alle 20:00 presso la sede della provincia di piazza San Pio X, in Andria. Il valore del voto del singolo elettore è determinato da un coefficiente in base all'indice demografico della fascia in cui il comune di cui è sindaco o consigliere comunale rientra: in soldoni, le preferenze espresse da biscegliesi, tranesi, andriesi e barlettani hanno un peso superiore a quello dei loro colleghi di altri comuni. La normativa prevede che l'assise sia formata da un presidente e dodici consiglieri. Sarà piuttosto interessante analizzare i comportamenti dei vari gruppi politici.
Intanto, secondo qualche primissima indiscrezione, tenuto conto che si andrebbe per una naturale esclusione sia per Giorgino che per Bottaro, essendo entrambi verso la fine del mandato sindacale, spunta l'ipotesi che a giocarsi la partita potrebbero essere il Sindaco di Barletta Cosimo Cannito e quello di Bisceglie Angelantonio Angarano. Outsider potrebbe essere il pentastellato sindaco di Canosa di Puglia Roberto Morra, che potrebbe sparigliare le carte pescando tra consiglieri indecisi e delusi, oltre naturalmente dai consiglieri del M5S.