Ecco i punti salienti delle contestazioni ad Ecologica
Il comune di Margherita ha avviato il procedimento di revoca in danno nei confronti della società di raccolta rifiuti
lunedì 20 ottobre 2014
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Ecco i punti salienti del procedimento di revoca per danno che il Comune ha avviato con Ecologica Pugliese. Il provvedimento, protocollato il 25 settembre 2014, in premessa fa riferimento alla transazione tra Comune ed Ecologica del 3 febbraio 2014 e, nel punto 2, si fa rifermento agli impegni assunti da Ecologica alla sottoscrizione dell'atto, con l'impegno della stessa "ad allineare, con effetto immediato, il servizio nei termini contrattualmente previsti". Il Comune, al punto 3, contesta ad Ecologica, dopo la stipula dell'atto di transazione, di non aver adempiuto ai propri obblighi contrattuali. Sono state contestate, successivamente alla transazione, le inefficienze del servizio generale di raccolta e spazzamento, oltre alla mancanza degli scontrini di pesatura necessari per procedere al riscontro nelle quantità riportate dai centri di recupero e smaltimento. Inoltre la società Ecologica non ha regolarmente effettuato il servizio di raccolta nel giorno 24 settembre e parzialmente nella giornata 25 settembre, creando notevoli disservizi nell'abitato. Nel punto 4 si contesta alla società di non aver fornito, così come era obbligata, le schede aggiornamento della manutenzione dei mezzi, i rapporti di marcia dettagliati, i rapporti di pesatura settimanale, i rapporti di lavoro per i servizi di derattizzazione e disinfestazione. Non ha provveduto alla pulizia dei tombini e delle caditoie, al trattamento antilarvale, alla puntuale pulizia di alcune spiagge libere, non ha provveduto ad effettuare il servizio di ritiro dei tessili usati, la raccolta di batterie a piombo e il ritiro degli olii esausti. La società Ecologia, si legge ancora, non ha attivato il servizio di raccolta del vetro, non ha fornito il software gestionale per la tassa di raccolta e smaltimento dei rifiuti, non ha la disponibilità dei mezzi di pulizia previsti dal contratto (non ha disponibilità del compattatore a metano) non ha fornito i cassoni previsti per il punto ecologico di Porto Canale, non ha realizzato la stazione di pressatura in conformità al capitolato. Va, da ultimo aggiunto, che l'omesso adempimento degli obblighi assunti dalla società per la messa a norma del punto ecologico "con team incaricati dalla ditta per quanto riguarda le autorizzazioni da richiedere e mantenere in efficienza per tutta la durata del contratto" ha causato il sequestro preventivo da parte del Noe.