Don Michele Schiavone nuovo parroco della Chiesa "Ausiliatrice"
Geografia pastorale sempre più delineata a Margherita di Savoia
lunedì 19 ottobre 2015
14.58
«A norma del Canone 523 del Diritto Canonico, nominiamo te, don Michele Schiavone, parroco della Beata Maria Vergine Ausiliatrice». Adesso è ufficiale. Lo dice anche il Diritto Ecclesiastico: don Michele per 9 anni guiderà la parrocchia salinara del quartiere Punta Pagliaio. «Un cambiamento - come afferma l'arcivescovo Giovanni Battista Pichierri - simbolo di rinnovamento e crescita pastorale. Le parole chiave del suo agire saranno: insegnare, santificare e governare affinché diventi pastore umile e obbediente come il Messia descritto dal profeta Isaia che si fa uomo come noi e si china dentro di noi, facendo dono di se stesso agli altri». Un uomo semplice don Michele che ha come modello del suo agire San Giovanni Bosco, a cui è dedicato l'oratorio della parrocchia. Infatti, fulcro del suo ministero sacerdotale sono i giovani a cui dedica risorse umane e spirituali per cercare di formarli come donne e uomini di domani, sempre nel rispetto della persona e della personalità di ciascuno.
«Il parroco è un ministro ordinato - continua l'arcivescovo - che sa di essere posto alla sequela di Gesù Cristo: agisci in me, affinché io agisca come te. Il Signore affida a don Michele una grande responsabilità: servire questa comunità di cui già faceva parte. Adesso, però, cambiano i ruoli: non è più il giovane seminarista in discernimento vocazionale, ma è l'annunciatore della Parola di Dio e compie gli stessi gesti di Gesù: i sacramenti e l'Eucaristia. Ha il compito di portare i figli di questa comunità dal fonte - cioè il luogo dove viene celebrato il Battesimo - alla mensa eucaristica. L'azione concreta del suo agire umile sarà portare i fedeli alla radice della loro fede: Dio».
Governare, questo è il compito principale del parroco, non in senso politico, anche se non vanno mai trascurati gli oneri legali legati alla figura del parroco, in quanto responsabile legale dell'istituzione che prende il nome di parrocchia, ma come spiega monsignor Pichierri: «Un servo che agisce in Gesù. Anche il figlio dell'uomo non è venuto per essere servito ma per servire. Da parroco guiderai i tuoi parrocchiani nell'obbedienza ma non ai tuoi pensieri ma al Signore Gesù». Con don Michele la storia non si interrompe ma continua. Proprio davanti alla storia della parrocchia Ausiliatrice, rappresenta da Frate Gianni Curci impegnato in un parrocato ventennale nella Chiesa mariana, don Mauro Sarni parroco per 9 anni e don Matteo Martire, suo predecessore, parroco per 6 anni, il neo parroco ha espresso parole semplici di ringraziamento, come la semplicità che è la virtù che accompagna il suo agire umano, affermando: «mi impegnerò a servire la chiesa salinara con umiltà e in comunione con gli altri parroci».
«Il parroco è un ministro ordinato - continua l'arcivescovo - che sa di essere posto alla sequela di Gesù Cristo: agisci in me, affinché io agisca come te. Il Signore affida a don Michele una grande responsabilità: servire questa comunità di cui già faceva parte. Adesso, però, cambiano i ruoli: non è più il giovane seminarista in discernimento vocazionale, ma è l'annunciatore della Parola di Dio e compie gli stessi gesti di Gesù: i sacramenti e l'Eucaristia. Ha il compito di portare i figli di questa comunità dal fonte - cioè il luogo dove viene celebrato il Battesimo - alla mensa eucaristica. L'azione concreta del suo agire umile sarà portare i fedeli alla radice della loro fede: Dio».
Governare, questo è il compito principale del parroco, non in senso politico, anche se non vanno mai trascurati gli oneri legali legati alla figura del parroco, in quanto responsabile legale dell'istituzione che prende il nome di parrocchia, ma come spiega monsignor Pichierri: «Un servo che agisce in Gesù. Anche il figlio dell'uomo non è venuto per essere servito ma per servire. Da parroco guiderai i tuoi parrocchiani nell'obbedienza ma non ai tuoi pensieri ma al Signore Gesù». Con don Michele la storia non si interrompe ma continua. Proprio davanti alla storia della parrocchia Ausiliatrice, rappresenta da Frate Gianni Curci impegnato in un parrocato ventennale nella Chiesa mariana, don Mauro Sarni parroco per 9 anni e don Matteo Martire, suo predecessore, parroco per 6 anni, il neo parroco ha espresso parole semplici di ringraziamento, come la semplicità che è la virtù che accompagna il suo agire umano, affermando: «mi impegnerò a servire la chiesa salinara con umiltà e in comunione con gli altri parroci».