Domande buoni spesa, «Scovati i furbetti»
Lodispoto: «A queste persone non è stato dato più nulla»
giovedì 9 aprile 2020
7.39
«Abbiamo scoperto alcuni furbetti ai quali poi non è stato dato più nulla». Il comune di Margherita di Savoia ha avviato la procedura per la consegna dei buoni spesa stanziati dal Governo, cioè un blocchetto di dieci ticket dal valore di 10 euro ciascuno da utilizzare per acquistare alimenti. Il sindaco Bernardo Lodispoto ha chiaro che «non c'è scampo per chi crede di riuscire a eludere i controlli». In particolare sono stato già scovati nuclei familiari che per ottenere più buoni spesa, quindi accumulare un bonus che andava oltre le 100 euro consentite, avrebbero presentato diverse domande a nome di componenti diversi della famiglia stessa.
«A queste persone non spetta nulla - ha continuato il primo cittadino -. Abbiamo creato un sistema in piena trasparenza al servizio dei cittadini». La procedura per richiedere i buoni pasto, infatti, è avvenuta in questo modo: il cittadino interessato ha contattato il Comune tramite i numeri forniti e ha rilasciato le generalità richieste. Poi i servizi sociali hanno verificato che i dati corrispondessero al vero e che quindi si trattasse realmente di persona a cui spettava il buono spesa.
«A queste persone non spetta nulla - ha continuato il primo cittadino -. Abbiamo creato un sistema in piena trasparenza al servizio dei cittadini». La procedura per richiedere i buoni pasto, infatti, è avvenuta in questo modo: il cittadino interessato ha contattato il Comune tramite i numeri forniti e ha rilasciato le generalità richieste. Poi i servizi sociali hanno verificato che i dati corrispondessero al vero e che quindi si trattasse realmente di persona a cui spettava il buono spesa.