Controlli e sanzioni a raffica nel porto di Margherita di Savoia
14 le persone denunciate virgola sequestrata merce per quintali
mercoledì 19 settembre 2018
14.55
Ancora prima dell'alba di lunedi scorso i Carabinieri del Nucleo Ispettorato Lavoro di Foggia e del Nucleo Antisofisticazione Sanitaria di Bari, con il supporto dell'equipaggio della motovedetta di stanza presso la Compagnia di Manfredonia, tutti coordinati dal Comando della Compagnia di Cerignola, hanno eseguito una serie di approfonditi controlli nei confronti delle attività presenti presso il porto di Margherita di Savoia.
I militari si sono innanzitutto concentrati sul rispetto delle norme igienico-sanitarie nel settore della pesca e della vendita del pescato, contestando ad un commerciante la detenzione per la vendita di prodotti ittici privi di etichette per la tracciabilità, con la conseguente sanzione amministrativa di 1.500 euro, elevandone poi anche un'altra, da 3.000 euro, sempre nei confronti dello stesso, per aver impiegato presso la propria attività un lavoratore irregolare, impiegato "in nero".
Un'altra pesante sanzione è stata elevata anche nei confronti di un pescatore del posto, anch'egli trovato in possesso di prodotti privi di etichette per la tracciabilità.
Ad entrambi sono stati sequestrati pescato, mitili e crostacei vari per alcuni quintali.
Dopo le verifiche a scopo sanitario, i Carabinieri si sono concentrati su quelle riguardanti il rispetto delle norme interne al porto stesso, e anche qui con importanti risultati.
Quattordici sono infatti state le persone denunciate alla Procura della Repubblica competente per aver occupato abusivamente, con le proprie imbarcazioni, le aree demaniali marittime del porto in questione.
I militari si sono innanzitutto concentrati sul rispetto delle norme igienico-sanitarie nel settore della pesca e della vendita del pescato, contestando ad un commerciante la detenzione per la vendita di prodotti ittici privi di etichette per la tracciabilità, con la conseguente sanzione amministrativa di 1.500 euro, elevandone poi anche un'altra, da 3.000 euro, sempre nei confronti dello stesso, per aver impiegato presso la propria attività un lavoratore irregolare, impiegato "in nero".
Un'altra pesante sanzione è stata elevata anche nei confronti di un pescatore del posto, anch'egli trovato in possesso di prodotti privi di etichette per la tracciabilità.
Ad entrambi sono stati sequestrati pescato, mitili e crostacei vari per alcuni quintali.
Dopo le verifiche a scopo sanitario, i Carabinieri si sono concentrati su quelle riguardanti il rispetto delle norme interne al porto stesso, e anche qui con importanti risultati.
Quattordici sono infatti state le persone denunciate alla Procura della Repubblica competente per aver occupato abusivamente, con le proprie imbarcazioni, le aree demaniali marittime del porto in questione.