Consiglio comunale, il consuntivo dei lavori dell'ultima seduta
La soddisfazione del sindaco Lodispoto
mercoledì 16 febbraio 2022
17.15
Nel pomeriggio di martedì 15 febbraio si è riunito il consiglio comunale per la terza seduta del 2022.
Erano assenti le consigliere di minoranza Elena Muoio e Rosa Scognamiglio; il consigliere Francesco Labranca, presente al momento dell'appello, ha successivamente lasciato l'aula e non ha dunque partecipato alle votazioni dei punti all'ordine del giorno.
I primi due di essi (l'approvazione del documento preliminare alla programmazione scolastica comunale e la variazione al programma triennale ed elenco annuale dei LL.PP.) sono stati approvati all'unanimità dei presenti.
Il terzo punto, relativo alla gestione associata dell'Ufficio del Giudice di Pace, è stato approvato con 12 voti favorevoli e l'astensione del consigliere Carlo Ronzino.
Gli ultimi due punti riguardavano la destinazione d'uso del vecchio Palazzo di Città: la discussione verteva sulla petizione presentata da un comitato civico contrario alla possibile cessione dell'antico Municipio alla Guardia di Finanza in cambio della caserma "Parente". Dopo la relazione da parte dell'assessore alla cultura Mario Braccia sono intervenuti, nell'ordine, i consiglieri di minoranza Antonella Cusmai e Carlo Ronzino, la consigliera Grazia Galiotta che ha dato lettura di un documento redatto da un comitato cittadino, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Napoletano, l'assessore Salvatore Piazzolla, il capogruppo di maggioranza Gianluca Di Lecce ed in conclusione il sindaco Bernardo Lodispoto che ha tratto le somme della lunga discussione ed ha a sua volta letto un documento firmato da un gruppo di circa 50 cittadini che si sono dichiarati a sostegno della posizione assunta dalla maggioranza in merito alla vicenda. Al termine si è proceduto alla votazione sulla proposta presentata in aula in base all'art. 35 dello Statuto Comunale, che è stata respinta con 11 voti contrari, 2 astensioni (Cusmai e Ronzino) ed un solo voto favorevole (Galiotta).
Al termine dei lavori il sindaco avv. Bernardo Lodispoto ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Sono stati approvati degli argomenti importanti, soprattutto nella riaffermazione di un presidio della legalità come l'Ufficio del Giudice di Pace. Voglio dare la stessa lettura del voto sulla proposta avanzata riguardo la destinazione d'uso del Palazzo di Città: credo sia importante mantenere saldo nel nostro territorio il legame con la Guardia di Finanza ed è questa la motivazione alla base della nostra volontà di procedere ad uno scambio di immobili a costo zero con le Fiamme Gialle, che ci consentirà di mantenere in loco la Tenenza della GdF e di avere a nostra disposizione un locale come la Caserma "Parente" che meglio si presta ad ospitare una casa della cultura e dell'associazionismo. L'amministrazione comunale ha esaminato con attenzione la proposta formulata in un documento redatto, a quanto è dato sapere, da un sedicente comitato cittadino ma che risulta privo di firme e che la consigliera Grazia Galiotta ha letto in assemblea facendolo proprio. Tuttavia restiamo del parere che la soluzione individuata dalla nostra amministrazione sia l'unica che riesca a contemperare tutte le esigenze di tutela della sicurezza e delle attività culturali. La proposta contenuta nella petizione non offre un'alternativa certa né tanto meno attendibile o realizzabile. Ragion per cui ritengo più che fondati i motivi per cui l'assise civica ha deciso di respingere la proposta a larghissima maggioranza».
La seduta è stata trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune di Margherita di Savoia.
Erano assenti le consigliere di minoranza Elena Muoio e Rosa Scognamiglio; il consigliere Francesco Labranca, presente al momento dell'appello, ha successivamente lasciato l'aula e non ha dunque partecipato alle votazioni dei punti all'ordine del giorno.
I primi due di essi (l'approvazione del documento preliminare alla programmazione scolastica comunale e la variazione al programma triennale ed elenco annuale dei LL.PP.) sono stati approvati all'unanimità dei presenti.
Il terzo punto, relativo alla gestione associata dell'Ufficio del Giudice di Pace, è stato approvato con 12 voti favorevoli e l'astensione del consigliere Carlo Ronzino.
Gli ultimi due punti riguardavano la destinazione d'uso del vecchio Palazzo di Città: la discussione verteva sulla petizione presentata da un comitato civico contrario alla possibile cessione dell'antico Municipio alla Guardia di Finanza in cambio della caserma "Parente". Dopo la relazione da parte dell'assessore alla cultura Mario Braccia sono intervenuti, nell'ordine, i consiglieri di minoranza Antonella Cusmai e Carlo Ronzino, la consigliera Grazia Galiotta che ha dato lettura di un documento redatto da un comitato cittadino, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Napoletano, l'assessore Salvatore Piazzolla, il capogruppo di maggioranza Gianluca Di Lecce ed in conclusione il sindaco Bernardo Lodispoto che ha tratto le somme della lunga discussione ed ha a sua volta letto un documento firmato da un gruppo di circa 50 cittadini che si sono dichiarati a sostegno della posizione assunta dalla maggioranza in merito alla vicenda. Al termine si è proceduto alla votazione sulla proposta presentata in aula in base all'art. 35 dello Statuto Comunale, che è stata respinta con 11 voti contrari, 2 astensioni (Cusmai e Ronzino) ed un solo voto favorevole (Galiotta).
Al termine dei lavori il sindaco avv. Bernardo Lodispoto ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Sono stati approvati degli argomenti importanti, soprattutto nella riaffermazione di un presidio della legalità come l'Ufficio del Giudice di Pace. Voglio dare la stessa lettura del voto sulla proposta avanzata riguardo la destinazione d'uso del Palazzo di Città: credo sia importante mantenere saldo nel nostro territorio il legame con la Guardia di Finanza ed è questa la motivazione alla base della nostra volontà di procedere ad uno scambio di immobili a costo zero con le Fiamme Gialle, che ci consentirà di mantenere in loco la Tenenza della GdF e di avere a nostra disposizione un locale come la Caserma "Parente" che meglio si presta ad ospitare una casa della cultura e dell'associazionismo. L'amministrazione comunale ha esaminato con attenzione la proposta formulata in un documento redatto, a quanto è dato sapere, da un sedicente comitato cittadino ma che risulta privo di firme e che la consigliera Grazia Galiotta ha letto in assemblea facendolo proprio. Tuttavia restiamo del parere che la soluzione individuata dalla nostra amministrazione sia l'unica che riesca a contemperare tutte le esigenze di tutela della sicurezza e delle attività culturali. La proposta contenuta nella petizione non offre un'alternativa certa né tanto meno attendibile o realizzabile. Ragion per cui ritengo più che fondati i motivi per cui l'assise civica ha deciso di respingere la proposta a larghissima maggioranza».
La seduta è stata trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune di Margherita di Savoia.