Cimitero, Cusmai-De Pietro diffidano ancora ufficio tecnico

In discussione appalto assegnato alla nuova azienda

venerdì 10 giugno 2016 11.59
«L'amministrazione comunale e ancor più i suoi tecnici continuano imperterriti a procedere non curanti dell'evidenza». Ad affermarlo sono i consiglieri comunali del Pd Antonella Cusmai e Vincenzo De Pietro in merito ai servizi cimiteriali. «All'ingresso del Palazzo di città – continuano - è ancora esposto il manifesto dal titolo "Gestione servizi cimiteriali ecco la verità", eppure la verità ancora stenta ad arrivare proprio dall'interno del palazzo di città. Avevamo evidenziato all'ufficio tecnico comunale (con comunicato diffuso anche alla stampa) le nostre forti perplessità sul contrasto tra lo studio di fattibilità approvato con DGC 186/2014 ed il bando con relativo allegato disciplinare di gara deciso con Det.650/2014 e 93/2015. In particolare, visure catastali alla mano, abbiamo evidenziato come lo studio di fattibilità prevedesse l'intervento di ampliamento su area di proprietà comunale mentre gli atti successivi, di fatto, lo prevedono su aree di proprietà non comunale».

«La nota di riscontro del responsabile dell'utc pervenutaci non fa che confermare, in sostanza, quanto da noi già desunto. Candidamente il responsabile afferma che l'ampliamento avverrà solo sulla particella 9 fg.15, essendo l'unica di proprietà dell'ente comunale, ma allora, va da sé, che non sarà effettuato alcun ampliamento e che quindi l'appalto non riguarda l'ampliamento ma la semplice gestione dei servizi cimiteriali. Lo stesso responsabile afferma che la particella 11 fg.15 è di proprietà comunale, eppure dalla visura catastale risulta essere della Congrega Maria SS Addolorata. Continua il poco responsabile dell'utc dicendo che "sono in corso le procedure dei necessari pareri ed autorizzazioni, nonché l'approvazione degli atti regolamentari, urbanistici ed esecutivi conseguenti la concessione in essere", ammettendo chiaramente di essere in contrasto con quanto, invece, previsto dall'articolo 153 del D.Lgs.162/2006. All'atto della consegna dei lavori il soggetto concedente dichiara di disporre di tutte le autorizzazioni, licenze, abilitazioni, nulla osta, permessi o altri atti di consenso comunque denominati previsti dalla normativa vigente e che detti atti sono legittimi, efficaci e validi 2013. Invece, nonostante questo, l'ingegnere Miracapillo, con determina n. 612 del 17/11/2015, affidava alla ditta Sceap, con sede legale in via Vittorio Veneto n. 19 Andria, "la concessione per la riqualificazione, progettazione, costruzione dell'ampliamento e gestione del cimitero comunale". Per questo, gli scriventi consiglieri comunali hanno nuovamente diffidato l'ufficio tecnico a revocare il bando di gara del 18/03/2015 e tutti gli atti inerenti e conseguenti in autotutela al fine di impedire ulteriori ed ingenti danni alle casse della città danni la cui paternità è chiara».