Caterina De Pinto, 27enne di Margherita di Savoia si classifica terza alle selezioni di Miss Italia a Poggiorsini
Dopo aver vinto “Miss Margherita Mare” l’anno scorso, per lei si aprono nuove prospettive nella moda
martedì 9 agosto 2022
17.19
Le selezioni del celebre concorso di bellezza "Miss Italia" proseguono con grande seguito di pubblico in tutta la Puglia. Il 6 Agosto scorso, a Poggiorsini, una giovane margheritana ha portato a casa un meritato terzo posto. Lei è Caterina De Pinto, una ragazza dal viso espressivo e il corpo statuario, con un carattere solare e comunicativo. L'abbiamo raggiunta per un'intervista e per complimentarci per il risultato ottenuto nella nona selezione pugliese a Poggiorsini.
R: Quando ti sei accorta di essere abbastanza bella per poter tentare la strada di Miss Italia e della moda in generale?
CDP: Sin da piccola ho sempre ricevuto complimenti, prima dai parenti e poi man mano, crescendo, anche dalle persone che incontravo semplicemente per strada. Ovunque andassi c'era qualcuno che mi faceva apprezzamenti, e per moltissimi anni mi è anche stato detto di partecipare a Miss Italia. Sembrava quasi fossi predestinata a questo importante concorso nazionale, ma forse proprio perché stanca di sentirmi sempre ripetere la stessa cosa, non mi sono mai decisa a partecipare. Soltanto l'anno scorso, con Miss Margherita Mare, ho deciso di darmi una possibilità anche io in questo mondo, mettendomi alla prova ma senza avere troppe aspettative.
R: Cosa ne pensa la tua famiglia di questa tua passione per la moda?
CDP: I miei parenti fanno parte di quel gruppo di persone che da sempre mi vedeva già lì sul palco a competere in un grande concorso. Nello specifico, i miei genitori mi hanno sempre assecondato nelle mie scelte, e sebbene anche a loro avrebbe fatto piacere che entrassi nel mondo della moda, non mi hanno mai forzata a fare qualcosa che non volessi, standomi sempre accanto anche nei periodi di difficoltà, che come tutti anche io mi sono trovata ad affrontare.
R: Hai delle ex Miss Italia, attrici, soubrette, che consideri come modelli o punti di riferimento per la tua carriera?
CDP: In generale ammiro e apprezzo tutte le vincitrici che però non si sono fermate al titolo di Miss Italia, ma hanno dimostrato di saper fare anche altro, e tuttora proseguono la loro carriera grazie alle loro capacità. Io ritengo che, nonostante la bellezza sia la prima cosa che si nota di una donna, perde qualsiasi valore se non si ha altro da offrire, o trasmettere a chi guarda. Le doti più importanti sono altre, e proprio per questo ammiro quelle bellissime attrici o presentatrici che sono sì partite da un concorso, ma poi hanno continuato ad impegnarsi per farsi conoscere e apprezzare per altre doti e qualità.
R: Che cos'è la moda per te? Come ti vedi nei prossimi anni?
CDP: Non vedrei la moda come una passione. Io sono sempre stata una persona semplice, una di quelle ragazze "acqua e sapone" , e da ragazzina non riuscivo neppure ad abbinare bene i vestiti che indossavo. Mi sono sempre truccata pochissimo, e non sono mai stata vanitosa. In verità non mi sono mai del tutto piaciuta. Le mie vere passioni sono altre. Ho lasciato l'Università perché studiare canto o recitazione in un'Accademia andava oltre le capacità economiche della mia famiglia. Non ho voluto accontentarmi di un titolo di studio che mi avrebbe portato a svolgere un lavoro che non mi piace per tutta la vita. Io vedo la mia partecipazione a Miss Italia come un punto di partenza, una piccola porta che magari potrà permettermi di fare quello che voglio davvero, e trasformare le mie passioni in un lavoro vero e proprio.
R: Che legame hai con Margherita di Savoia, la città in cui vivi?
CDP: Mio padre è di Molfetta, ho vissuto lì per otto anni, prima di trasferirmi appunto qui a Margherita di Savoia, dove invece è nata mia madre. Questo è un paese che ha molto da offrire, anche se purtroppo- vivendo prettamente di turismo- ha subito una bella batosta a causa delle vicende degli ultimi anni. Ho trascorso la maggior parte della mia vita qui, ed è proprio qui che ho conosciuto quelle persone che ora considero amiche, e sulle quali posso sempre contare. Anche se ho avuto l'occasione di vivere per un po' in altri luoghi, sono legata a questo paese in ogni caso.
R: Come vivi l'eventuale competizione tra le partecipanti al concorso?
CDP: Sicuramente la competizione esiste, è comunque un concorso e come tutte le occasioni in cui si gareggia per qualcosa, c'è sempre quel clima leggermente teso, ma ovviamente dipende sempre dalle persone. C'è qualcuna magari che ci tiene un po' di più e resta con il fiato sospeso fino alla fine, ma io non me ne sono mai curata. Anzi, ho avuto la fortuna di trovare altre ragazze come me, con le quali sono nate pure delle belle amicizie. Proprio grazie alla partecipazione alla tappa di Poggiorsini, ho legato con una delle partecipanti, ed usciamo insieme quando gli impegni ce lo permettono. Quindi vale comunque la pena di fare queste esperienze, perché in qualunque modo vadano, lasciano sempre qualcosa di bello.
Caterina è una ragazza che merita tanto, siamo convinti che sentiremo parlare ancora di lei.
R: Quando ti sei accorta di essere abbastanza bella per poter tentare la strada di Miss Italia e della moda in generale?
CDP: Sin da piccola ho sempre ricevuto complimenti, prima dai parenti e poi man mano, crescendo, anche dalle persone che incontravo semplicemente per strada. Ovunque andassi c'era qualcuno che mi faceva apprezzamenti, e per moltissimi anni mi è anche stato detto di partecipare a Miss Italia. Sembrava quasi fossi predestinata a questo importante concorso nazionale, ma forse proprio perché stanca di sentirmi sempre ripetere la stessa cosa, non mi sono mai decisa a partecipare. Soltanto l'anno scorso, con Miss Margherita Mare, ho deciso di darmi una possibilità anche io in questo mondo, mettendomi alla prova ma senza avere troppe aspettative.
R: Cosa ne pensa la tua famiglia di questa tua passione per la moda?
CDP: I miei parenti fanno parte di quel gruppo di persone che da sempre mi vedeva già lì sul palco a competere in un grande concorso. Nello specifico, i miei genitori mi hanno sempre assecondato nelle mie scelte, e sebbene anche a loro avrebbe fatto piacere che entrassi nel mondo della moda, non mi hanno mai forzata a fare qualcosa che non volessi, standomi sempre accanto anche nei periodi di difficoltà, che come tutti anche io mi sono trovata ad affrontare.
R: Hai delle ex Miss Italia, attrici, soubrette, che consideri come modelli o punti di riferimento per la tua carriera?
CDP: In generale ammiro e apprezzo tutte le vincitrici che però non si sono fermate al titolo di Miss Italia, ma hanno dimostrato di saper fare anche altro, e tuttora proseguono la loro carriera grazie alle loro capacità. Io ritengo che, nonostante la bellezza sia la prima cosa che si nota di una donna, perde qualsiasi valore se non si ha altro da offrire, o trasmettere a chi guarda. Le doti più importanti sono altre, e proprio per questo ammiro quelle bellissime attrici o presentatrici che sono sì partite da un concorso, ma poi hanno continuato ad impegnarsi per farsi conoscere e apprezzare per altre doti e qualità.
R: Che cos'è la moda per te? Come ti vedi nei prossimi anni?
CDP: Non vedrei la moda come una passione. Io sono sempre stata una persona semplice, una di quelle ragazze "acqua e sapone" , e da ragazzina non riuscivo neppure ad abbinare bene i vestiti che indossavo. Mi sono sempre truccata pochissimo, e non sono mai stata vanitosa. In verità non mi sono mai del tutto piaciuta. Le mie vere passioni sono altre. Ho lasciato l'Università perché studiare canto o recitazione in un'Accademia andava oltre le capacità economiche della mia famiglia. Non ho voluto accontentarmi di un titolo di studio che mi avrebbe portato a svolgere un lavoro che non mi piace per tutta la vita. Io vedo la mia partecipazione a Miss Italia come un punto di partenza, una piccola porta che magari potrà permettermi di fare quello che voglio davvero, e trasformare le mie passioni in un lavoro vero e proprio.
R: Che legame hai con Margherita di Savoia, la città in cui vivi?
CDP: Mio padre è di Molfetta, ho vissuto lì per otto anni, prima di trasferirmi appunto qui a Margherita di Savoia, dove invece è nata mia madre. Questo è un paese che ha molto da offrire, anche se purtroppo- vivendo prettamente di turismo- ha subito una bella batosta a causa delle vicende degli ultimi anni. Ho trascorso la maggior parte della mia vita qui, ed è proprio qui che ho conosciuto quelle persone che ora considero amiche, e sulle quali posso sempre contare. Anche se ho avuto l'occasione di vivere per un po' in altri luoghi, sono legata a questo paese in ogni caso.
R: Come vivi l'eventuale competizione tra le partecipanti al concorso?
CDP: Sicuramente la competizione esiste, è comunque un concorso e come tutte le occasioni in cui si gareggia per qualcosa, c'è sempre quel clima leggermente teso, ma ovviamente dipende sempre dalle persone. C'è qualcuna magari che ci tiene un po' di più e resta con il fiato sospeso fino alla fine, ma io non me ne sono mai curata. Anzi, ho avuto la fortuna di trovare altre ragazze come me, con le quali sono nate pure delle belle amicizie. Proprio grazie alla partecipazione alla tappa di Poggiorsini, ho legato con una delle partecipanti, ed usciamo insieme quando gli impegni ce lo permettono. Quindi vale comunque la pena di fare queste esperienze, perché in qualunque modo vadano, lasciano sempre qualcosa di bello.
Caterina è una ragazza che merita tanto, siamo convinti che sentiremo parlare ancora di lei.