Caso tensostatico, continuano le tensioni tra Comune e Salinis

Cristiano: «Ripicca politica? No, solo rispetto delle regole»

domenica 16 ottobre 2016
Sulla vicenda relativa all'ordinanza di sgombero del tensostatico, comunicata alla società Salinis, il vice sindaco e assessore allo sport, Angela Cristiano, chiarisce alcuni passaggi importanti replicando alle accuse lanciate dal presidente della società sportiva, Salvatore Forte.

"Vorrei ricordare che tre anni fa in consiglio comunale, come assessore allo sport ho proposto di dare in concessione la tensostruttura alla Salins - spiega la Cristiano -. Questo perché la società sportiva aveva proposto un piano finanziario con il quale si prevedeva intervento di adeguamento della struttura per poter disputare le gare del campionato di serie A/2. L'obiettivo – ricorda il vice sindaco – era quello di far giocare la prima squadra a Margherita di Savoia. Ma questa cosa non è mai avvenuta". Il vice sindaco, nel ricostruire i passaggi della vicenda, evidenzia come siano stati i dirigenti della Salinis, a suo tempo, a presentare "la progettazione per i lavori di adeguamento della struttura e non possono oggi dire che non si possono realizzare". Inoltre, sottolinea la Cristiano, "in questi tre anni non sono mai stati rendicontanti i lavori per la manutenzione straordinaria della struttura che avrebbero dovuto compensare il canone annuale di 2.500 euro che la Salinis doveva al Comune, come previsto nella convenzione".

Tra l'altro, aggiunge il vice sindaco, la Salinis avrebbe dovuto intestarsi le utenze di luce e gas, oltre a provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria del tensostatico: "Non hanno pagato le utenze – aggiunge la Cristiano – che sono state invece saldate dal Comune, quindi dai cittadini di Margherita di Savoia". Sulla risoluzione della convenzione con la Salinis, il vice sindaco è chiara: "Abbiamo avviato tutte le procedure quando la società sportiva è diventata inadempiente nei confronti del Comune. Non c'è stata nessuna ripicca politica, come vogliono far credere i dirigenti della Salinis, e lo dice anche il Tar Puglia nella sentenza del 9 giugno scorso: la Salinis aveva fatto ricorso contro la risoluzione della convenzione sostenendo che l'Amministrazione aveva preso quell'iniziativa per ripicca nei confronti di Domenico Lodispoto, consigliere comunale con un ruolo politico di opposizione. I giudici lo hanno scritto chiaramente: "Tale circostanza non può rivestire alcun rilievo giuridico e non argomento della controversia". La Salinis, ribadisce il vice sindaco, non ha pagato e per questo la convenzione doveva essere annullata. "Hanno chiesto di fare una transazione sui soldi da pagare – aggiunge la Cristiano – dopo aver avviato il contenzioso con il Comune: un doppio gioco che non si poteva accettare".

Sono i fatti a dare ragione all'Amministrazione comunale, spiega ancora il vice sindaco: "Non abbiamo mai strumentalizzato politicamente questa storia, come invece hanno fatto i dirigenti della Salinis". E sul presunto momento di dolore sportivo del presidente Forte, la Cristiano ribatte: "Vorrei ricordare che un momento di vergogna è stato dover leggere e vedere sui giornali e le tv nazionali, il buon nome di Margherita di Savoia macchiato dal comportamento ignobile di alcuni tesserati della Salinis nei confronti degli arbitri al termine di una gara nel tensostatico. In quell'occasione abbiamo preferito tacere piuttosto che cavalcare politicamente l'episodio. Il presidente Forte prima di pontificare, si ricordi che la sua società è stata radiata: altro che impegno sociale, altro che lutto per la chiusura del tensostatico".