Carcere di Trani, gli addetti del servizio mensa tornano a lavoro

Prasti (Filcams Cgil Bat): “Raggiunto il migliore risultato possibile”

sabato 6 aprile 2019 21.06
Gli addetti alla mensa del carcere di Trani sono tornati a lavoro già da un giorno. Il peggio per loro è stato scongiurato. Non hanno perso nulla in termini retributivi e previdenziali, nonostante non ci sia stata una continuità fra la ditta uscente, la Food & Facility, e la nuova azienda che ha vinto l'appalto, la Slem. Un buon risultato per la Filcams Cgil Bat arrivato dopo un tavolo tecnico con le altre sigle sindacali e i rappresentanti dell'azienda riunito a Bari il 2 aprile.

Nei giorni scorsi i quattro lavorati della mensa avevano scioperato con un sit-in davanti ai cancelli del carcere di Trani perché si erano ritrovati improvvisamente senza impiego. L'azienda uscente non aveva avviato le procedure previste dal Contratto collettivo del lavoro non consentendo così alla nuova ditta di poter iniziare a lavorare in continuità. Il 31 marzo i dipendenti hanno ricevuto la lettera di licenziamento, il nuovo contratto sarebbe dovuto partire dal 1° aprile ma inizialmente così non è stato. Il rischio è stato quello di perdere giorni lavorativi che avrebbero avuto delle ricadute sul piano economico e soprattutto previdenziale.

«Al tavolo tecnico le istanze dei sindacati sono state tutte accettate per cui la Slem ha assunto a tempo indeterminato, senza periodo prova, i lavoratori a decorrere dal 1° aprile con il riconoscimento del grado di anzianità maturato con la Food & Facility e della paga arretrata nei giorni di fermo. Siamo soddisfatti perché al tavolo abbiamo chiuso uno dei migliori accordi possibili», commenta Tina Prasti, segretario generale della Filcams Cgil Bat.