Canale Salina, liquido stagnante e rifiuti tossici
Tanfo e scarsa igiene. A pochi passi dal Comune
sabato 9 aprile 2016
14.55
Servirebbe un'opera di bonifica, la puzza è nauseante e l'acqua è melmosa. Un canale di raccolta delle acque reflue lungo il percorso che va dalla collinetta del sito ex Saibi e prosegue fino alla cisterna della Salina, passando sotto l'asfalto. In quel punto si ha uno scenario ai confini con la realtà: fra le canne e la vegetazione spontanea c'è del liquido verde stagnante con dei piccoli sentieri fatti coi calcinacci da chi, evidentemente, passa per buttare i rifiuti.
Se si trattasse solo di sacchetti abbandonati, probabilmente si sarebbe raccontato ciò che a Margherita di Savoia accade ogni giorno, ma così non è. Nel canale sono stati versati dei liquidi tossici come le vernici e dei rifiuti speciali come gli pneumatici. E non solo. Si potrebbero fare un lungo elenco di ciò che galleggia fra la melma: zaini, indumenti, scarti edilizi, legno. Tutto scaricato sotto gli occhi di chi dice di affacciarsi quotidianamente alla finestra del proprio ufficio in Comune per vedere i lavori ultimati sul confinante sito ex Saibi.
Se si trattasse solo di sacchetti abbandonati, probabilmente si sarebbe raccontato ciò che a Margherita di Savoia accade ogni giorno, ma così non è. Nel canale sono stati versati dei liquidi tossici come le vernici e dei rifiuti speciali come gli pneumatici. E non solo. Si potrebbero fare un lungo elenco di ciò che galleggia fra la melma: zaini, indumenti, scarti edilizi, legno. Tutto scaricato sotto gli occhi di chi dice di affacciarsi quotidianamente alla finestra del proprio ufficio in Comune per vedere i lavori ultimati sul confinante sito ex Saibi.