Camporeale e Barra assolti delle accuse di concussione e peculato
«Il fatto non sussiste», il Tribunale di Foggia. Storia lunga 9 anni
giovedì 25 febbraio 2016
22.19
«Il fatto non sussiste». Questa è la sentenza del Tribunale di Foggia nei confronti dell'ex sindaco di Margherita di Savoia Salvatore Camporeale, Democratici di Sinistra, e dell'ex vicesindaco Giuseppe Barra, Socialisti Democratici Italiani, accusati di concussione e peculato. Sugli ex amministratori pesava una condanna di 8 anni di reclusione per aver chiesto, negli anni 2005-2007 secondo l'accusa, denaro e regali ad un imprenditore, presidente della società' che gestiva la produzione e commercializzazione del sale dalle saline di Margherita di Savoia, in cambio di modifiche al piano regolatore. Il peculato, invece, faceva riferimento al presunto utilizzo per le auto private dei 2 politici del carburante da destinare ai mezzi della nettezza urbana. In seguito a questi fatti Camporeale e Barra furono posti agli arresti domiciliari nel luglio 2007, ma subito scarcerati per carenza di gravi indizi di colpevolezza dal Tribunale del Riesame.
«Il sindaco Camporeale combatteva per i cittadini di Margherita di Savoia - ha dichiarato il difensore, avvocato Francesco Paolo Sisto - e le accuse di imprenditori interessati ad ostacolare la coraggiosa azione amministrativa si sono rivelate del tutto infondate. Nonostante la grande soddisfazione per la sentenza di assoluzione, resta l'amarezza di anni disofferenza personale e politica».
«Il sindaco Camporeale combatteva per i cittadini di Margherita di Savoia - ha dichiarato il difensore, avvocato Francesco Paolo Sisto - e le accuse di imprenditori interessati ad ostacolare la coraggiosa azione amministrativa si sono rivelate del tutto infondate. Nonostante la grande soddisfazione per la sentenza di assoluzione, resta l'amarezza di anni disofferenza personale e politica».