Bonus psicologico, oltre 12 mila domande dalla Puglia

Il presidente dell'ordine Gesualdo: «Forte risposta che conferma un bisogno collettivo»

mercoledì 10 agosto 2022 13.30
In Puglia sono già oltre 12 mila le richieste per accedere al "Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia" arrivate sulla piattaforma Inps. La possibilità di effettuare la domanda è partita lo scorso 25 luglio e in poco più di due settimane, a livello nazionale, si contano 197.564 istanze. Sui dati l'ordine regionale degli psicologi ha tracciato un primo bilancio della situazione sul territorio: «La grande adesione al bonus psicologo in Puglia conferma un bisogno collettivo al quale dare una risposta urgente, affinché non si lasci indietro nessuno» ha spiegato.

I fondi inizialmente stanziati erano pari a 10 milioni di euro. Per sopperire al boom di domande, lo scorso 4 agosto il consiglio del ministri, su proposta del ministro Roberto Speranza, ha stanziato ulteriori 15 milioni di fondi, per un totale di 25 milioni disponibili. Alla Puglia toccherà una cifra sicuramente superiore al milione e mezzo di euro.

«Accogliamo con soddisfazione la decisione del governo di stanziare fondi aggiuntivi per il contributo a favore dei cittadini. In questi ultimi anni sono emerse con durezza tutte le fragilità dell'individuo. L'assistenza psicologica è una diritto delle cittadine e dei cittadini garantita dai Livelli essenziali di assistenza, ovvero quelle prestazioni che lo Stato è tenuto a erogare in maniera uniforme a tutta la popolazione» ha affermato il presidente Vincenzo Gesualdo.

«Il bonus è uno strumento, un percorso terapeutico che mira a sostenere quanti hanno sofferto duramente la pandemia, che ha acuito e fatto esplodere il disagio psicologico, portando a vivere una condizione di precarietà esistenziale, ma è necessario prevedere investimenti nel servizio pubblico dove c'è carenza di organico specializzato. Le strutture pubbliche non sono in grado di far fronte alle richieste non soltanto a causa di una carenza di risorse adeguate ma anche di un aumento vertiginoso di queste ultime. Le strutture pubbliche capillarizzate sui vari contesti: sanitario, sociale, scolastico, terzo settore vanno incrementate e va allargata la sfera di screening su tutta la popolazione perché il disagio mentale è sottile e sotterraneo e non dobbiamo aspettare che si manifesti nelle sue patologie più estreme e si cronicizzi» ha aggiunto e concluso.