Vicenda Atisale, Galiotta: «Io al fianco dei cittadini. Inaccettabile questo silenzio»
Il numero dei dipendenti licenziati è destinato a salire. L'esponente del gruppo di opposizione chiede spiegazioni al sindaco
giovedì 6 ottobre 2022
10.05
Continua a tenere banco la vicenda dei licenziamenti di tre dipendenti di Atisale a Margherita di Savoia. I tre si sono visti notificare la comunicazione di avvio della procedura di licenziamento immediato nei giorni scorsi e la cosa sta destando non poche polemiche. In particolare, ciò che sta facendo discutere è la decisione - pare unilaterale - della società di cessare l'attività del centro visite della salina.
Tra i primi ad esprimere solidarietà ai lavoratori, la conigliera di opposizione Grazia Galiotta, del gruppo Margherita Migliore, ha commentato duramente il silenzio dell'amministrazione Lodispoto su tutta la vicenda: «È impossibile che il Comune non sappia nulla. Esiste un protocollo d'intesa firmato nel 2018 che lega l'amministrazione alla società per il quale il Comune ricopre una funzione di controllo sull'attività, con l'accordo che venga poi corrisposto il 10% degli utili al 31 dicembre di ogni anno. In base a questo accordo, se Atisale ha deciso di cessare l'attività penso sia impossibile che non sia stato comunicato. Perché non è ancora stato detto nulla?».
«La chiusura del centro visite crea un danno enorme alla città: siamo un paese che d'estate è attrattivo per i lidi e le spiagge, ma dopo ha pochissimi luoghi d'interesse, tra cui la salina. Lo stesso sindaco ha fatto della riqualificazione del Nervi (un capannone abbandonato che avrebbe dovuto integrare l'offerta della salina) un punto forte della sua campagna, per cui la Regione aveva già stanziato dei soldi. Com'è possibile che il centro visite chiuda senza che si sappia? Attualmente la situazione è questa: tre famiglie di lavoratori si ritrovano da un mese all'altro senza stipendio, nel bel mezzo di una crisi economica. Davanti a questa situazione drammatica il silenzio dell'amministrazione è davvero inaccettabile. Dal canto mio, farò tutto ciò che è in mio potere per supportare i lavoratori in questa fase e sarò al loro fianco in tutto» ha concluso la consigliera.
Tra i primi ad esprimere solidarietà ai lavoratori, la conigliera di opposizione Grazia Galiotta, del gruppo Margherita Migliore, ha commentato duramente il silenzio dell'amministrazione Lodispoto su tutta la vicenda: «È impossibile che il Comune non sappia nulla. Esiste un protocollo d'intesa firmato nel 2018 che lega l'amministrazione alla società per il quale il Comune ricopre una funzione di controllo sull'attività, con l'accordo che venga poi corrisposto il 10% degli utili al 31 dicembre di ogni anno. In base a questo accordo, se Atisale ha deciso di cessare l'attività penso sia impossibile che non sia stato comunicato. Perché non è ancora stato detto nulla?».
«La chiusura del centro visite crea un danno enorme alla città: siamo un paese che d'estate è attrattivo per i lidi e le spiagge, ma dopo ha pochissimi luoghi d'interesse, tra cui la salina. Lo stesso sindaco ha fatto della riqualificazione del Nervi (un capannone abbandonato che avrebbe dovuto integrare l'offerta della salina) un punto forte della sua campagna, per cui la Regione aveva già stanziato dei soldi. Com'è possibile che il centro visite chiuda senza che si sappia? Attualmente la situazione è questa: tre famiglie di lavoratori si ritrovano da un mese all'altro senza stipendio, nel bel mezzo di una crisi economica. Davanti a questa situazione drammatica il silenzio dell'amministrazione è davvero inaccettabile. Dal canto mio, farò tutto ciò che è in mio potere per supportare i lavoratori in questa fase e sarò al loro fianco in tutto» ha concluso la consigliera.