Di Nunno: «No licenziamenti ma ridimensionamento»
Progetto di vita nel territorio. Produzione al servizio del commercio
martedì 3 maggio 2016
22.13
Non li ha definiti licenziamenti, ma ridimensionamento dell'organico. Un gesto dovuto, ha affermato l'amministratore delegato di AtiSale Domenico Di Nunno, che fa parte di un progetto di rinascita dell'azienda. Le voci interne che davano 4 operai cacciati dalla Salina con tanto di lettera alla mano, restano tali perché si tratta in realtà di un'efficienza strutturale e non personale. «La nuova dirigenza - spiega Di Nunno -, nata lo scorso 2 maggio, è di tipo funzionale, cioè basa la sua attenzione principalmente sul cliente esterno. Punto di forza è il settore commerciale e tutto ciò che non rientra viene sottoposto a un'integrazione funzionale per sviluppare la produzione e il commercio. Inevitabile è, a questo punto, un abbassamento dei livelli gerarchici come sta accadendo ai 4 dipendenti. L'azienda, comunque, non sta scaricando nessuno, infatti ha proposto delle transazioni ai dipendenti che continuano per ora a ricevere lo stipendio. Le due direttive che AtiSale sta seguendo sono: la sicurezza sul lavoro, infatti uno dei ruoli soppressi è proprio quello di addetto alla sicurezza affidato a un'azienda esterna di professionisti - dopo gli ultimi fatti di cronaca come la morte di un operaio la scorsa estate e i proiettili all'auto di un consigliere di amministrazione -, e un piano di 6 anni».
Un "progetto di vita nel territorio" è stato definito questo piano che vuole proiettare nel futuro una delle fondamentali risorse economiche della città. «È in atto - continua l'amministratore - un concordato preventivo com'è ormai noto. La nuova struttura amministrativa, che segna un salto in avanti rispetto alla gerarchia del passato, è nata lo scorso 22 dicembre con la nomina dei consiglieri. Il Cda ha affidato a 4 di noi di ricoprire, dal successivo 7 gennaio, il ruolo di presidio dall'azienda nell'interesse dei creditori e del territorio. Gli incaricati sono: Roberto Badalucco, attività commerciale, Francesco Valerio, attività produttiva, Giacomo D'Alì Staiti, produzione di Sant'Antioco e interazioni con Volterra, e il sottoscritto nel settore amministrativo».
Un "progetto di vita nel territorio" è stato definito questo piano che vuole proiettare nel futuro una delle fondamentali risorse economiche della città. «È in atto - continua l'amministratore - un concordato preventivo com'è ormai noto. La nuova struttura amministrativa, che segna un salto in avanti rispetto alla gerarchia del passato, è nata lo scorso 22 dicembre con la nomina dei consiglieri. Il Cda ha affidato a 4 di noi di ricoprire, dal successivo 7 gennaio, il ruolo di presidio dall'azienda nell'interesse dei creditori e del territorio. Gli incaricati sono: Roberto Badalucco, attività commerciale, Francesco Valerio, attività produttiva, Giacomo D'Alì Staiti, produzione di Sant'Antioco e interazioni con Volterra, e il sottoscritto nel settore amministrativo».