AtiSale debitrice di ICI ed IMU nei confronti del Comune
Relazione Corte dei Conti: «L'Ente non riesce a recuperare i crediti»
venerdì 27 novembre 2015
11.00
Un Ente sull'orlo del dissesto finanziario che vanta un credito di 2.485.408,43 euro. Questa è la sintesi della storia infinita fra il Comune di Margherita di Savoia e AtiSale gestore delle saline. Ormai è noto che l'azienda sia debitrice nei confronti dell'Ente comunale, ma il dato messo in risalto alla Corte dei Conti, nella propria relazione, riguarda soprattutto cifre aggiornate al mese di settembre 2015. I crediti riguardano il mancato o parziale pagamento da parte di AtiSale dell'imposta comunale sugli immobili, ICI, negli anni 2008 - 2009 - 2010 - 2011 e dell'imposta municipale propria, IMU, degli anni 2012 - 2013 - 2014. Insomma, esaminando i dati, il Comune dovrebbe incassare da AtiSale 2.485.408,43 euro così distribuiti: ICI 2008, 344.486,80 euro; ICI 2009, 410.768,99 euro; ICI 2010, 410. 753,97 euro; ICI 2011, 132.109,20 euro; IMU 2012, 467.041,68 euro; IMU 2013, 497.526,27 euro; IMU 2014, 222. 721,52 euro.
Dati accertati da un organo costituzionale come la Corte dei Conti e non numeri inventati. «Le gravissime difficoltà finanziarie dell'azienda AtiSale - affermano i magistrati contabili nella propria relazione - hanno portato alla richiesta della procedura di concordato preventivo nel mese di gennaio, ammessa dal Tribunale di Foggia il 5 febbraio 2015. Il Comune in data 7 ottobre 2015 ha comunicato che il legale rappresentante dell'Ente ha partecipato all'ultimo Consiglio di amministrazione della società, dove è stato stabilito che i crediti verranno corrisposti ai creditori per un valore pari al 100%. Il legale rappresentante, però, non ha depositato alcuna documentazione che provi l'adozione di atti e determinazioni in merito alle decisioni prese». Insomma, il Comune di Margherita di Savoia ha incassato ben poco rispetto ai crediti vantati e dal mese di dicembre 2014 non ha incassato neanche 1 centesimo, dati i problemi economici di AtiSale. La Corte dei Conti, evidentemente, non è un istituto della carità e non bada a queste sottigliezze e continua ad affermare che l'Ente comunale attraverso un piano di rientro poco efficace ha disatteso alle direttive date.
Dati accertati da un organo costituzionale come la Corte dei Conti e non numeri inventati. «Le gravissime difficoltà finanziarie dell'azienda AtiSale - affermano i magistrati contabili nella propria relazione - hanno portato alla richiesta della procedura di concordato preventivo nel mese di gennaio, ammessa dal Tribunale di Foggia il 5 febbraio 2015. Il Comune in data 7 ottobre 2015 ha comunicato che il legale rappresentante dell'Ente ha partecipato all'ultimo Consiglio di amministrazione della società, dove è stato stabilito che i crediti verranno corrisposti ai creditori per un valore pari al 100%. Il legale rappresentante, però, non ha depositato alcuna documentazione che provi l'adozione di atti e determinazioni in merito alle decisioni prese». Insomma, il Comune di Margherita di Savoia ha incassato ben poco rispetto ai crediti vantati e dal mese di dicembre 2014 non ha incassato neanche 1 centesimo, dati i problemi economici di AtiSale. La Corte dei Conti, evidentemente, non è un istituto della carità e non bada a queste sottigliezze e continua ad affermare che l'Ente comunale attraverso un piano di rientro poco efficace ha disatteso alle direttive date.