Appalto Sceap, Cusmai e De Pietro denunciano irregolarità
Contenzioso, costi esosi. Spese a carico del responsable Utc
giovedì 21 aprile 2016
9.13
«Il danneggiato è il cittadino margheritano, non è ben chiaro chi sia il danneggiatore». Ad affermarlo sono i consiglieri di opposizione Antonella Cusmai e Vincenzo De Pietro in merito all'affidamento dell'appalto dei servizi cimiteriali. «Noi – continuano i consiglieri - preferiamo evitare inni alla verità e la raccontiamo limitandoci ai documenti. Ai lettori le conclusioni. Con DGC 186/2014 la giunta del Comune di Margherita di Savoia approvava lo studio di fattibilità per la realizzazione del cimitero comunale. Tale intervento, da quanto detto dal suddetto studio "è previsto esclusivamente sull'area di proprietà del comune di Margherita di Savoia distinta al catasto-terreni al foglio n.15 particella 9". L'ingegnere Riccardo Miracapillo, responsabile dell'ufficio tecnico comunale, con determine gestionali n.650/2014 e n.93/2015 approvava il bando di finanza di progetto modificando cioè che la Giunta ha deliberato, in quanto le aree non sono ancora di proprietà del comune».
«L'ingegnere Miracapillo, lo scorso 18 marzo, pubblica il bando con allegato disciplinare di gara dove al punto 1 riporta: "Ampliamento della struttura cimiteriale in un'area di proprietà comunale adiacente l'attuale cimitero", dichiarando che le aree sono di proprietà del Comune. In realtà le aree su cui dovrebbe insistere l'ampliamento sono di altri proprietari e non dell'Ente e, pertanto, non era possibile effettuare i lavori se non dopo averle espropriate. Le aree private interessate sono: particella 11 fg.15 di mq.3637 è di proprietà della Congrega Maria SS Addolorata (come da visura catastale); particella 71 fg.15 di mq.3471 è di proprietà del signor X; (come da visura catastale). Eppure, la legge prevede che: "A titolo di prezzo, le amministrazioni aggiudicatrici possono cedere in proprietà o in diritto di godimento beni immobili nella propria disponibilità o allo scopo espropriati", mentre nel nostro caso i terreni, come sopra specificati, non sono nella disponibilità del Comune, a differenza di quanto dichiarato dall'ingegnere. Inoltre, il testo unico specifica che: "All'atto della consegna dei lavori il soggetto concedente dichiara di disporre di tutte le autorizzazioni, licenze, abilitazioni, nulla osta, permessi o altri atti di consenso comunque denominati previsti dalla normativa vigente e che detti atti sono legittimi, efficaci e validi". Eppure, l'ingegnere, con determina n. 612 dello scorso 17 novembre, affidava alla ditta Sceap srl, con sede legale in via Vittorio Veneto n. 19 Andria, "la concessione per la riqualificazione, progettazione, costruzione dell'ampliamento e gestione del cimitero comunale". Per questo, gli scriventi consiglieri comunali hanno diffidato il responsabile dell'ufficio tecnico a revocare la determina n. 612 del 17 novembre e il conseguente contratto di concessione in autotutela, al fine di evitare un ulteriore, prevedibile ed esoso contenzioso tra la società Sceap aggiudicatrice ed il comune di Margherita di Savoia, oltre a quello con i proprietari dei suoli in questione. Gli stessi consiglieri chiedono che, date le irregolarità presenti nella procedura di gara, le spese sostenute, oltre che quelle potenziali e di un ulteriore contenzioso, siano interamente imputate al responsabile del servizio interessato, così come per legge. Precisiamo che, a oggi, le spese vive sostenute dall'ente comunale per la sola procedura di gara risultano essere quelle descritte in allegato».
«L'ingegnere Miracapillo, lo scorso 18 marzo, pubblica il bando con allegato disciplinare di gara dove al punto 1 riporta: "Ampliamento della struttura cimiteriale in un'area di proprietà comunale adiacente l'attuale cimitero", dichiarando che le aree sono di proprietà del Comune. In realtà le aree su cui dovrebbe insistere l'ampliamento sono di altri proprietari e non dell'Ente e, pertanto, non era possibile effettuare i lavori se non dopo averle espropriate. Le aree private interessate sono: particella 11 fg.15 di mq.3637 è di proprietà della Congrega Maria SS Addolorata (come da visura catastale); particella 71 fg.15 di mq.3471 è di proprietà del signor X; (come da visura catastale). Eppure, la legge prevede che: "A titolo di prezzo, le amministrazioni aggiudicatrici possono cedere in proprietà o in diritto di godimento beni immobili nella propria disponibilità o allo scopo espropriati", mentre nel nostro caso i terreni, come sopra specificati, non sono nella disponibilità del Comune, a differenza di quanto dichiarato dall'ingegnere. Inoltre, il testo unico specifica che: "All'atto della consegna dei lavori il soggetto concedente dichiara di disporre di tutte le autorizzazioni, licenze, abilitazioni, nulla osta, permessi o altri atti di consenso comunque denominati previsti dalla normativa vigente e che detti atti sono legittimi, efficaci e validi". Eppure, l'ingegnere, con determina n. 612 dello scorso 17 novembre, affidava alla ditta Sceap srl, con sede legale in via Vittorio Veneto n. 19 Andria, "la concessione per la riqualificazione, progettazione, costruzione dell'ampliamento e gestione del cimitero comunale". Per questo, gli scriventi consiglieri comunali hanno diffidato il responsabile dell'ufficio tecnico a revocare la determina n. 612 del 17 novembre e il conseguente contratto di concessione in autotutela, al fine di evitare un ulteriore, prevedibile ed esoso contenzioso tra la società Sceap aggiudicatrice ed il comune di Margherita di Savoia, oltre a quello con i proprietari dei suoli in questione. Gli stessi consiglieri chiedono che, date le irregolarità presenti nella procedura di gara, le spese sostenute, oltre che quelle potenziali e di un ulteriore contenzioso, siano interamente imputate al responsabile del servizio interessato, così come per legge. Precisiamo che, a oggi, le spese vive sostenute dall'ente comunale per la sola procedura di gara risultano essere quelle descritte in allegato».