Allarme siccità nei campi di Margherita di Savoia

Poche piogge rischiano di compromettere alcune qualità di raccolto

martedì 18 febbraio 2020 19.58
A cura di Giuseppe Capacchione
Dopo le preghiere ai contadini di Margherita di Savoia è rimasta solo la danza della pioggia. Un inverno anomalo con poche precipitazioni ha dato il via a un'emergenza idrica che rischia di compromettere la produzione di alcune qualità delle colture tradizionali. Patate, carote e la cipolla bianca marchiata igp hanno bisogno di un terreno che abbia una buona riserva idrica per crescere e raggiungere l'alta qualità che le ha rese note sul mercato. La denuncia arriva direttamente da un giovane imprenditore agricolo Lorenzo Piazzolla. "In pericolo sono soprattutto le colture piantate fra ottobre e gennaio", ha affermato l'arenaiuolo. I campi a nord del centro abitato sono unici al mondo, si tratta di vere distese di sabbia che si estendono fra il Mare Adriatico e la Salina più grande d'Europa, per questo i prodotti coltivati sono un fiore all'occhiello della biodiversità che regna su questo territorio. "A causa della poca acqua abbiamo riscontrato problemi sia durante la fase di germinazione che di sviluppo della pianta perché non abbiamo potuto effettuare i dovuti trattamenti fitosanitari", ha continuato Piazzolla. L'acqua erogata ai campi di Margherita proviene dal Consorzio di Bonifica di Capitana, il quale apre i rubinetti solo durante i periodi stabiliti con gli agricoltori da contratto. Nella stagione in corso non è prevista erogazione perché avrebbe dovuto provvedere il cielo con le piogge che caratterizzano il clima mediterranea durante l'inverno, quindi erogare acqua sarebbe stato superfluo. Quest'anno però è andata diversamente. "Ci arrangiamo con i mezzi a nostra disposizione – ha spiegato l'imprenditore -. Abbiamo scavato piccoli pozzi, non più pronti di 2 metri per non pescare acqua salata, e con i motorini stiamo innaffiando piccoli pezzi di terra. Stiamo cercando di tutelare al massimo i raccolti". Ciascuno si ingegna come può, ma questo potrebbe non bastare. "Vista l'emergenza che stiamo attraversando - ha concluso Piazzolla -, chiediamo al consorzio, con una deroga, di erogare con un po' di anticipo l'acqua, anche per solo un piccolo periodo e non in grande quantità. Non vogliamo che sia troppo tardi".