4 novembre, giornata delle Forze Armate: ricordo a Margherita
La memoria degli uomini che hanno dato la vita per l'Italia
giovedì 5 novembre 2015
14.36
Dare la vita per difendere militarmente lo Stato e i suoi abitanti. Un compito che rende onore alle Forze Armate che lungo il percorso della storia nazionale hanno permesso che ogni cittadino potesse sventolare liberamente e con orgoglio il Tricolore. Per l'Italia hanno affrontato gli estranei che la invadevano, il freddo delle trincee, le condizioni delle 2° Guerra Mondiale, continuando, i più dignitosi, a combattere anche dopo l'Armistizio di Cassibile del 3 settembre 1943 che vide l'Italia divisa in due, con i Comitati di Liberazione Nazionale al sud e la Repubblica di Salò a nord, e Roma cadere in preda ai nazisti, senza mai dimenticare che hanno sventato attacchi terroristici di cui sono stati vittime per garantire l'incolumità dei confini nazionali e difendere l'unità conquistata col sangue a partire dal 1861.
Carabinieri, Esercito, Marina, Aeronautica e Guardia di Finanza vengono celebrari in tutta Italia il 4 novembre, data in cui nel 1918, a seguito della vittoria della 1° Guerra Mondiale, si è chiuso il disegno risorgimentale dell'Unità d'Italia con l'annessione di Trento e Trieste. A Margherita di Savoia le Forze Armate hanno sfilato dal Palazzo di Città all'ex Comune, oggi sede dell'Alberghiero, dove con l'Amministrazione comunale hanno posto una corona, benedetta dal docente don Michele Schiavone, in onore dei caduti sotto la targa che li celebra. Il sindaco Paolo Marrano ai ragazzi dell'istituto che hanno partecipato alla cerimonia ha detto: «Bisogna tener alta la fiamma della memoria. Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro».
Carabinieri, Esercito, Marina, Aeronautica e Guardia di Finanza vengono celebrari in tutta Italia il 4 novembre, data in cui nel 1918, a seguito della vittoria della 1° Guerra Mondiale, si è chiuso il disegno risorgimentale dell'Unità d'Italia con l'annessione di Trento e Trieste. A Margherita di Savoia le Forze Armate hanno sfilato dal Palazzo di Città all'ex Comune, oggi sede dell'Alberghiero, dove con l'Amministrazione comunale hanno posto una corona, benedetta dal docente don Michele Schiavone, in onore dei caduti sotto la targa che li celebra. Il sindaco Paolo Marrano ai ragazzi dell'istituto che hanno partecipato alla cerimonia ha detto: «Bisogna tener alta la fiamma della memoria. Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro».